La maranta ballerina
Questo mese la protagonista è una pianta che dà soddisfazioni: sì, è molto simpatica e "danza".
È stata una delle prime piantine che mi hanno regalato ed è una delle mie preferite. Anche perché la mia si chiama Raffaella e, ovviamente, balla.
Ma andiamo per ordine: la Maranta leuconeura ha delle bellissime venature in rilievo di color rosso ed è anche chiamata “pianta della preghiera” (ma io la chiamo “pianta che balla” perché mi piace di più) per lo strano comportamento che ha di seguire il ciclo delle ore di luce: durante il giorno le foglie si aprono e di notte salgono in alto come se, appunto, fosse in preghiera. I movimenti sono impercettibili a occhi nudo, ma se la si guarda a distanza di ore si nota il cambiamento.
Un’altra curiosità legata a questa pianta è che porta il nome del genere dal suo scopritore, il botanico italiano Bartolomeo Maranta, che identificò per primo questa pianta nel sedicesimo secolo.
Consigli di cura (cioè, quello che faccio io)
Partiamo da una gran cosa: la maranta sta bene anche in ambienti poco luminosi. Questo la rende adatta anche a spazi esposti a nord o con poche finestre.
Le piace il terriccio sempre un po’ umido, per cui mi basta mettere un dito nella terra e sentire se è secca. Ovviamente ‒ come per tutto ‒ non serve esagerare con l’acqua.
Per il resto fa tutto lei: farà sempre nuove foglioline che ti faranno sentire un super pollice verde.
Cosa insegna
I cambiamenti possono essere anche lenti, ma ci sono.
Propagazioni varie
Quello che mi è piaciuto nell’ultimo mese.
Libri
“Tutto sull’amore” di bell hooks: in questo libro bell hooks (scrittrice, attivista e femminista statunitense da poco riedita anche in Italia) con parole semplici e curate si interroga sull'amore e su come costruire la propria vita con questa forza motrice. Sia a livello individuale che collettivo, perché una società che si basa sull'amore e sulla cura è una società da auspicare.
Serie
Cunk on Earth: serie su Netflix che viene definita “mockumentary” perché Philomena Cunk, un mix tra Alberto Angela e Vulvia, ripercorre in stile documentario il viaggio dell'umanità dalla preistoria ai giorni nostri. Esilarante. Almeno, io ho riso un sacco.
La senti anche tu la primavera nell’aria?
Ciao, e ricorda che abbiamo gli stessi bisogni delle piante: sole, acqua e amore.
Eleonora